Scaraventato sulla cima del M.te Paterno da una scarica di austriaco obice, il Generale Martinet spronava le attonite truppe all'urlo di "Più salgo, più valgo!"
Circondato dal nemico, il Gen. Martinet, sventolando una foto dell'avvenente cugina, disse alla truppa spaventata: "Forsa e corajo che la mona la gha el tajo"!
Precipitato da un'alta cengia da una raffica di mitraglia, il Gen Martinet così imprecava all'aere avverso: "Ne discender, nè indugiar! Bisogna sempre avanzar!"
Il Generale Martinet, brandendo un fiasco di clinto, così scherniva l'austroungarico opponente: "Chi trinca bira campa cent'anni. Chi beve vin no more mai!"
Dopo 6 mesi di durissimi appostamenti sulle trincee della Marmolada, così il Generale Martinet imprecò per la cronica carenza di vettovagliamenti, coperte e calore umano: "Dio Canarin! Ghe voria na bela tosa per ogni alpin!"
Sulle sponde del Piave, Il generale Martinet, benchè segato in 2 da una granata nemica, sollevata la spada esalò l'ultimo respiro urlando: "Avanti fioi che semo alpin!"
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